A grandi falcate ci accingiamo a sopravvivere agli ultimi giorni del 2007. In giro per il mondo se ne sentono di
brutte, l'Italia sui quotidiani esteri viene descritta come una vecchia carretta del mare ormai alla deriva, Montespertoli affonda nella questione rifiuti, raccolta porta a porta.
Il 2007 verrà di sicuro ricordato anche come l'anno della manifestazione popolare, ho 35 anni ed io non ne ricordo altre, chi è più maturo di me magari può aiutarci a ricordare, verrà ricordato anche come "annus orribilis" dell'amministrazione pubblica. Mai come adesso la spaccatura fra PA e popolazione è stata così marcata. E senza segnali di ripresa. Ormai rimane forse solo di tapparsi il naso ed aspettare la fine del mandato.
Le ultime cronache ci raccontano di un consiglio comunale in cui forse si è andati anche al di là dell' umanamente sopportabile , dove forse si è scovato un pericolosissimo bug del sistema "democrazia".
Il 2007 lo ricorderemo anche per l'affermazione di internet sul territorio come strumento di informazione e partecipazione (chiaramente per iniziativa di alcuni e non della PA) e visto "l'andazzo", sembra molto più effettiva e reale la partecipazione nel mondo virtuale, mentre nella vita reale la partecipazione è virtualizzata all'ennesima potenza. E tutta questa partecipazione un po' ha spaventato i "controllori".
Tutto questo parlare di nettezza urbana, diciamocelo pure, ha monopolizzato forse troppo l'attenzione, ci sono anche altre situazioni altrettanto meritevoli, tipo l'assistenza sanitaria, la viabilità , i servizi, le scuole, l'ambiente (acquabolla), uno sviluppo economico che a mio avviso stenta e troppo gravita sul vino e poco sull'accoglienza e la valorizzazione territoriale.
E dal 2008 cosa aspettarsi ?
Posso dire quello che io vorrei ... vorrei ... buon senso ... vorrei che ci fosse il coraggio di ammettere di aver sbagliato, vorrei che la gente si riappropriasse della cosa pubblica, vorrei che la PA ritornasse ad essere al servizio della gente e non il contrario. Chiedo troppo ? Non credo, chiedo la normalità ...